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Attestato di Sommelier: come si ottiene

Che cos’è l’attestato di sommelier, come si ottiene e quali consigli seguire per rendere la propria passione per i vini un successo professionale.

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attestato sommelier Copertina

L'attestato di sommelier rappresenta un passaporto privilegiato verso il raffinato universo enologico, una certificazione che trasforma la passione per il vino in una concreta opportunità professionale.

Per chi desidera intraprendere questo percorso, non si tratta solo di acquisire conoscenze tecniche, ma di abbracciare una filosofia e un approccio culturale che apre le porte a molteplici sbocchi lavorativi. Scopriamo insieme come ottenere questo prestigioso attestato e come valorizzarlo nel mondo del lavoro.

Il percorso formativo: dalle basi alla specializzazione

Il primo passo verso l'attestato di sommelier è la scelta dell'ente formativo. In Italia, le principali associazioni che offrono percorsi riconosciuti sono l'AIS (Associazione Italiana Sommelier), FISAR (Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori), FIS (Fondazione Italiana Sommelier) e ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino). Ciascuna propone un iter formativo strutturato in livelli progressivi.

Generalmente, il percorso si articola in tre livelli. Il primo livello introduce alle tecniche di degustazione, alla viticoltura di base e al servizio. Il secondo approfondisce l'enografia nazionale e internazionale, esplorando le principali denominazioni e vitigni. Il terzo livello, infine, perfeziona le tecniche di abbinamento cibo-vino e completa la formazione con approfondimenti su distillati, birre e altri prodotti.

La durata complessiva varia dai 12 ai 18 mesi, con lezioni teoriche e pratiche che culminano in esami scritti, orali e prove pratiche di servizio e degustazione. L'investimento economico si aggira mediamente tra i 1.500 e i 2.500 euro, a seconda dell'associazione scelta e delle eventuali attività complementari.

Esperienze pratiche e networking

L'attestato di sommelier non si conquista solo sui libri. Le esperienze pratiche rappresentano un elemento fondamentale per consolidare le competenze e costruire una rete professionale. Partecipa attivamente alle degustazioni guidate, alle visite in cantina e agli eventi organizzati dalle associazioni.

Considera la possibilità di affiancare il percorso formativo con tirocini o collaborazioni part-time in enoteche, ristoranti stellati o wine bar. Queste esperienze non solo arricchiscono il tuo curriculum, ma ti permettono di osservare sul campo i professionisti all'opera, comprendendo le dinamiche reali del servizio e della comunicazione del vino.

Parallelamente, costruisci una tua "cantina didattica" personale, selezionando etichette rappresentative delle diverse tipologie e territori. La degustazione autonoma e costante è un esercizio insostituibile per affinare le capacità sensoriali e costruire un proprio metodo di analisi.

Sbocchi professionali: un ventaglio di opportunità

L'attestato di sommelier apre le porte a un ventaglio sorprendentemente ampio di opportunità professionali. La figura più classica è quella del sommelier di sala nella ristorazione di alto livello, dove si gestisce la carta dei vini, si consiglia la clientela e si cura il servizio.

Tuttavia, le possibilità vanno ben oltre. Potresti lavorare come wine manager per catene alberghiere, come consulente per l'apertura di enoteche o wine bar, come buyer per importatori o grande distribuzione specializzata. Il settore della comunicazione del vino offre spazi come giornalista enogastronomico, docente in corsi di formazione o organizzatore di eventi tematici.

Non sottovalutare le opportunità nell'enoturismo, settore in forte espansione che richiede figure capaci di guidare esperienze immersive nelle terre del vino, o nell'export, dove la conoscenza delle culture enologiche internazionali diventa strategica per le aziende produttrici.

Valorizzare il tuo attestato nel curriculum

Una volta ottenuto l'attestato, saperlo valorizzare nel curriculum è fondamentale. Evidenzia non solo il titolo conseguito, ma anche le competenze specifiche acquisite: analisi sensoriale, conoscenza delle denominazioni, capacità di servizio, abilità nella costruzione di carte dei vini.

Personalizza la presentazione in base alla posizione per cui ti candidi. Per un ruolo nella ristorazione, enfatizza le esperienze di servizio e abbinamento. Per un'opportunità nel marketing vinicolo, sottolinea invece le tue conoscenze di mercato e le capacità comunicative.

Considera la creazione di un portfolio digitale che raccolga esperienze, certificazioni e magari un blog personale dove condividere degustazioni e riflessioni sul mondo del vino. Questo dimostrerà non solo competenza, ma anche passione autentica, elemento che spesso fa la differenza nelle selezioni.