Contratto barista: livelli professionali
Il contratto barista: cosa dice la legge, quali sono i livelli professionali e gli inquadramenti part time e full time.

Il contratto barista è il rapporto contrattuale che lega chi esercita questa professione al proprio datore di lavoro. Nel nostro Paese il contratto nazionale di riferimento per i baristi è il CCNL del settore Pubblici Esercizi, Ristorazione e Turismo, che disciplina i rapporti tra le aziende nel settore della ristorazione e i loro dipendenti, inclusi i baristi.
Il CCNL è periodicamente oggetto di rinnovo (come la generalità dei CCNL) attraverso la contrattazione che avviene tra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e le associazioni che rappresentano i datori di lavoro.
Cerchiamo di riassumere di seguito le principali caratteristiche.
Contratto barista e livelli professionali
Nel settore della ristorazione, i baristi sono inquadrati in diversi livelli professionali: evidentemente, ciascuno di questi corrisponde a specifiche mansioni e responsabilità.
Per esempio, il quarto livello dei contratti barista è quello di un barista di buona esperienza, in grado di lavorare in completa autonomia per la preparazione di bevande calde e fredde, e che sa gestire con efficacia il bancone.
Il quinto livello dei contratti barista è invece quello dei baristi con un minore livello di conoscenze e competenze, come quelli assunti da poco tempo. Per i baristi con maggiore responsabilità viene invece riconosciuto un livello come il terzo. La progressione di carriera può poi salire ulteriormente ai livelli maggiori, attribuiti di norma ai baristi che hanno dei ruoli di supervisione e di gestione del locale.
Leggi anche: Costi licenza tabacchi per aprire in Italia
Contratto full time o part time per baristi
Una importante precisazione riguarda le posizioni full time e part time dei baristi. In particolare, il contratto a tempo pieno prevede 40 ore settimanali, da distribuirsi di solito su 6 giorni lavorativi (è però possibile che le parti concordino la distribuzione su 5 giorni). L’orario giornaliero può essere organizzato in maniera continuativa o con una suddivisione in più parti, considerando le esigenze specifiche del locale.
Al barista che ha un contratto full time sono riconosciuti tutti i benefici contrattuali tipici di questa formula di assunzione, tra ferie e permessi, tredicesima e quattordicesima, periodo di riposo di almeno 11 ore consecutive tra un turno e l’altro, riposo settimanale di 24 ore consecutive.
Il contratto part time per baristi è, di conseguenza, quello che prevede meno di 40 ore di lavoro settimanali, da organizzarsi in modo flessibile nel rispetto delle esigenze dell’azienda e del lavoratore. Ne sono esempi il contratto barista a 30 ore, che è una soluzione intermedia tra il full time e un classico part time, in grado di unire i vantaggi del full time con una maggiore libertà da parte dei lavoratori. O, ancora, il contratto barista a 20 ore settimanali, che è particolarmente adatto per quei giovani baristi che magari stanno ancora studiando, o in generale per tutte quelle persone che hanno altri impegni da conciliare con il lavoro.
Ricordiamo anche che il CCNL baristi regola anche tutti gli altri aspetti tipici del rapporto di lavoro, come permessi retribuiti, trattamenti in caso di malattia e infortuni, formazione professionale e altro ancora.