Regolamento recinzioni nei terreni agricoli: come funziona?

recinzione terreni agricoli

Se hai un terreno agricolo sai molto bene quanto sia importante delimitarne correttamente i confini al fine di garantire la migliore protezione: per esempio, la recinzione potrà impedire l’entrata di animali selvatici che potrebbero mettere a rischio i propri animali domestici o le coltivazioni, e potrà anche evitare delle discordie in caso di sconfinamenti dei vicini.

Ma come si effettua la recinzione di un terreno agricolo? Cosa dice la legge?

Recinzioni dei terreni agricoli: cosa dice la legge

La legge non è molto chiara nel disciplinare la recinzione dei terreni agricoli. Se ne occupa per esempio di sfuggita il Testo Unico Edilizia, che non individua chiaramente quali sono le disposizioni per le recinzioni e i muri di cinta, non definendone una categoria per l’intervento e non permettendo così ai cittadini e ai tecnici di comprendere quale sia il relativo titolo edilizio a cui si può far ricorso.

Proprio per colmare questa mancanza, le regioni si dono dotate di regolamenti con cui hanno individuato le diverse tipologie di opere, cioè le opere che possono comportare una trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio, e quelle che invece hanno minore rilevanza. Solamente le seconde, si intende, ricadono nel regime dell’edilizia libera.

Tutto ciò premesso, e prendendo altresì spunto dalle numerose sentenze dei Tribunali amministrativi regionali, possiamo riassumere che:

  • il permesso di costruire è utile se la recinzione modifica in modo irreversibile l’assetto urbanistico;
  • l’autorizzazione paesaggistica serve invece se la recinzione ha un impatto significativo sul paesaggio circostante.

Naturalmente, le cose si fanno ancora più rigorose nel caso in cui la recinzione diventi opera di carattere permanente e, come tale, sia in grado di influire in maniera durevole e non transitoria sul paesaggio: si pensi al caso di una recinzione che è stata realizzata mediante un muretto in calcestruzzo e una inferriata.

Ebbene, in questa ipotesi, trattandosi di una modifica notevole dell’assetto urbanistico e territoriale, la recinzione sarà classifica come nuova costruzione: come tale, richiederà un permesso di costruire.

Come si realizza l’opera

Ora che abbiamo chiarito quali siano le disposizioni normative che suggeriscono come comportarsi nel momento in cui si cerca di realizzare una recinzione per il proprio terreno agricolo, ci si può anche domandare come si realizza l’opera.

Di fatti, la modalità di costruzione di muri di cinta e recinzioni non potrà che essere personalizzata caso per caso, sulla base dei requisiti di legge di cui sopra, delle proprie necessità e del contesto in cui vengono inserite.

I materiali

Per quanto concerne ad esempio i materiali, è fondamentale che la recinzione sia realizzata con materiali resistenti, duraturi e adatti all’uso previsto. Dal legno al metallo, dal filo spinato a – in alcuni casi – la muratura, la scelta dipende dalle proprie preferenze e dai costi.

L’altezza

Altro elemento chiave nella realizzazione di una recinzione per il terreno agricolo è rappresentata dall’altezza, che dipenderà dall’uso previsto. Una recinzione per il bestiame potrebbe infatti richiedere un’altezza maggiore rispetto all’altezza della recinzione di un terreno coltivato.

La stabilità

Le recinzioni devono essere strutturate per garantire la migliore stabilità. È dunque importante considerare fattori come la resistenza dei materiali, la solidità delle fondamenta, la capacità della recinzione di resistere agli agenti atmosferici nel tempo.

L’installazione

Altro criterio è quello dell’installazione. È infatti fondamentale ricorrere a un montaggio professionale, che possa poggiare su supporti adeguati e ancoraggi al terreno che possano assicurare la migliore installazione dei materiali.

Le caratteristiche dell’area

Infine, ricordiamo come a influenzare sulle scelte siano anche le caratteristiche morfologiche dell’area da recintare, che può essere contraddistinta da diverse pendenze e irregolarità che non potranno che impattare sulle opzioni di realizzazione del lavoro.